Le locazioni commerciali al tempo del virus: tra rigore e ridistribuzione del rischio

27 Maggio 2020 fpadovan 0 Comments

Ormai da settimane, giuristi ed operatori economici si interrogano sulle sorti dei contratti di locazione commerciale, chiedendosi in particolare se il lockdown giustifichi il mancato pagamento dei canoni.

La questione è certamente complessa.

Da un lato, con ragionamento rigoroso si osserva che nessuna delle prestazioni dedotte in contratto – la messa a disposizione dei locali e il pagamento del canone – è divenuta impossibile: il lockdown ha reso momentaneamente impossibile, infatti, solo l’esercizio dell’attività svolta all’interno dei locali, ma questo è un rischio a carico del conduttore, così come di norma accade per le vicende relative alle licenze amministrative.

Dall’altro lato si replica che il d.l. 6/2020 stabilisce che il rispetto delle misure di contenimento è elemento di cui tenere conto per escludere la responsabilità del debitore inadempiente. Il lockdown costituirebbe dunque causa di forza maggiore tale da esonerare da responsabilità il conduttore inadempiente, e per tale via il rischio contrattuale verrebbe ad essere sostanzialmente traslato dal conduttore al locatore.

Non resta che vedere quale orientamento prevarrà nella prassi delle aule di giustizia.