L’anomalo ed inarrestabile aumento dei costi delle materie prime – energia inclusa – è sotto gli occhi di tutti, e le ricadute sui contratti in essere, soprattutto sui contratti di durata pluriennale, non hanno tardato a farsi sentire.
Moltissime imprese stanno purtroppo riscontrando che le condizioni contrattuali pattuite con i propri clienti prima dell’attuale crisi del mercato delle materie prime non sono più sostenibili, in quanto gli aumenti in essere hanno ormai eroso quasi l’intero margine di profitto. In molti casi, addirittura, i prezzi originariamente convenuti con i clienti sono tali da non garantire nemmeno la copertura dei costi, al punto che pur di tenere fede agli impegni assunti le imprese sono costrette a produrre “in perdita”.
Certamente, l’attuale congiuntura economica, per le molteplici concause che l’hanno determinata, oltre che per gravità ed eccezionalità, non poteva essere prevista dagli operatori economici. Esiste, però, la possibilità di adottare, nella redazione dei testi contrattuali, alcuni accorgimenti per limitare, se non evitare del tutto, le conseguenze negative derivanti da congiunture economiche sfavorevoli, come quella attuale.
Il primo e principale accorgimento è quello di prevedere, nei contratti di durata o ad esecuzione differita, dei meccanismi di adeguamento dei prezzi, al verificarsi di determinate condizioni come, ad esempio, l’aumento del costo delle materie prime. Anche nei casi in cui il modello legale di riferimento preveda già la possibilità di aumentare i corrispettivi originariamente pattuiti – come è per il contratto di appalto – può essere opportuno intervenire per rendere la previsione maggiormente aderente alle esigenze dei contraenti. Così, ad esempio, possono prevedersi delle soglie di franchigia più basse di quelle previste per legge, al superamento delle quali sarà possibile procedere con l’adeguamento dei corrispettivi, oppure possono individuarsi alcune materie prime essenziali alla produzione, i cui aumenti potranno determinare una più facile e diretta revisione dei corrispettivi, oppure ancora potranno introdursi delle limitazioni temporali all’operatività di eventuali clausole di invariabilità dei prezzi.
Le soluzioni possibili sono, come è evidente, molteplici, come molteplici sono le esigenze delle imprese operanti sul mercato: è quindi essenziale individuare preventivamente tali esigenze e modellare il testo contrattuale in funzione di esse, per il migliore soddisfacimento di tutte le parti coinvolte.
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